domenica 28 giugno 2009

Michael Jackson, eseguita seconda autopsia Primo colloquio tra la polizia e Murray, il suo medico


Segreto il risultato dell'incontro tra gli investigatori californiani
e il medico che si è rivolto a un avvocato. La famiglia: siamo senza voce



LOS ANGELES (28 giugno) - Eseguita la seconda autopsia sul corpo di Michael Jackson. L'esame è stato richiesto dalla famiglia non convinta del lavoro dei primi anatomopatologi. La salma di Michael Jackson è stata tenuta due giorni in una cella frigorifera sotto chiave, per evitare intrusioni di curiosi e paparazzi e la comparsa di foto non autorizzate, poi consegnata ai familiari che hanno fatto eseguire l'esame post mortem in un laboratorio indipendente segreto. Anche in questo caso saranno necessarie dalle 4 alle 6 settimane per conoscere i risultati degli esami tossicologici necessari per chiarire ogni aspetto della morte del cantante avvenuta giovedì scorso.

Gli esami permetteranno infatti di risalire a quali farmaci, e in quali quantità, erano stati somministrati a Michael Jackson prima della morte. Proprio un uso forse eccessivo di medicine dovrebbe essere la causa principale del decesso dopo che è stato escluso un infarto e anche eventuali cause violente. Sul copro infatti non sono state riscontrati segni di cadute o di colpi.

Dopo la prima autopsia ufficiale, la famiglia si sentiva insoddisfatta dal risultato delle analisi e iIl medico legale della Contea aveva detto venerdì sera che sarebbero stati necessari esami tossicologici più approfonditi per conoscere con certezza le cause che avevano fermato il cuore del cinquantenne. Si parla con insistenza che siano stati usati sette farmaci contemporaneamente.

Sul fronte delle inchieste, la polizia starebbe cercando un secondo medico, Thome Thome, oltre a quello personale di Jackson, Conrad Murray
(assunto dalla società che doveva finanziare la nuova tournée di Michael), che si è già rivolto a un avvocato.

Dopo una lunga assenza, Murray si è incontrato ieri sera con la polizia. Il medico per almeno 48 ore era irreperibile. Nulla è trapelato del colloquio ma ormai è certo che Murray si era rifiutato di firmare il certificato di morte, che aveva chiesto di trasportare il cantante all’ospedale e che lo aveva personalmente accompagnato per accertarsi che fosse provato di tutto: i paramedici e i medici del pronto soccorso avrebbero lavorato per oltre un’ora sul corpo senza vita di Michael nel tentativo di rianimarlo.

La famiglia di Michael Jackson, morto giovedì, ha dichiarato oggi di essere «senza voce e devastata» per la morte del loro «caro figlio, fratello e padre». «In uno dei più tristi momenti della nostra vita, è difficile per noi trovare le parole giuste per questa improvvisa tragedia che stiamo affrontando» si legge in un comunicato della famiglia.

«Il nostro caro figlio, fratello e padre di tre bambini è partito in modo talmente inaspettato, tragico e improvviso» aggiungono i Jackson, «che ci lascia senza voce e devastati al punto tale che le comunicazioni con il mondo esterno ci sembrano, per il momento, quasi impossibili». «Vogliamo ringraziare tutti i suoi fan fedeli e leali in tutto il mondo, che Michael amava tanto. Non siate disperati perchè Michael continuerà a vivere in ognuno di voi» concludono i Jackson rivolgendosi al pubblico del "re del pop".

Joseph Jackson, il padre del cantante, ha dichiarato: «i miei nipotini sono profondamente commossi per tutto l'amore e il sostegno che voi avete testimoniato a loro e al padre, Michael Jackson». Il re del pop era padre di tre bambini: Prince Michael (12 anni), Paris (11 anni) e Prince Michael II (7 anni).

il messaggero 28 giugno 2009


Morte Jackson: interrogato medico, effettuata seconda autopsia


di Dan Whitcomb

LOS ANGELES (Reuters) - La polizia di Los Angeles ha interrogato nuovamente ieri il medico privato di Michael Jackson, mentre la famiglia ha ordinato e fatto effettuare una seconda autopsia due giorni dopo la morte della popstar che ha scioccato i fan di tutto il mondo.

Il padre di Jackson in un comunicato ha invitato i fan a non disperare perché "Michael continuerà a vivere in ognuno di voi".

La famiglia ha voluto una seconda autopsia -- quella ufficiale è stata condotta venerdì -- tra le speculazioni sui farmaci prescritti e assunti da Jackson prima di morire.

Il medico privato della star, il cardiologo texano Conrad Murray, che si trovava con lui giovedì quando è avvenuto il collasso nella sua villa in affitto, è stato assistito da un avvocato ieri nel corso del lungo interrogatorio al dipartimento di polizia di Los Angeles.

"Il dottor Murray è considerato un testimone della morte di Michael Jackson, non è in alcun modo sospettato", si legge in una nota dello studio di Houston Stradley, Chernoff & Alford.

Un portavoce della polizia non ha dato alcun dettaglio sui contenuti dell'interrogatorio.

Secondo i media, prima dell'arresto cardiaco che lo ha ucciso, a Jackson è stata iniettata una dose dell'analgesico narcotico Demerol. Murray ha disperatamente tentato di rianimarlo ed è andato sull'ambulanza con i paramedici in ospedale, dove però il cantante è stato dichiarato morto.

L'autopsia ufficiale non è riuscita a determinare cosa abbia realmente causato la morte di Jackson, in attesa di test tossicologici che non arriveranno prima di sei settimane. Gli esami dovrebbero chiarire se vi era droga nel corpo di Jackson.

Il sito delle celebrità TMZ.com, che per primo ha dato la notizia della morte, scrive che la seconda autopsia è stata effettuata ieri a Los Angeles, su ordine della famiglia.

Il corpo di Jackson è custodito in un obitorio in una località segreta dopo che il Coroner ha restituto ai congiunti venerdì sera. Non ci sono al momento indicazioni sui funerali.

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