E la notizia manda in tilt il Web
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L'addio al "re" online. Su Twitter più di 100mila messaggi l’ora. Forse già oggi l'autopsia. Si moltiplicano le ipotesi: abuso di farmaci o iniezione calmante
LOS ANGELES
«Vi amo»: sono queste le ultime parole pronunciate in pubblico da Michael Jackson. Le disse a Londra in marzo, nella sua ultima apparizione pubblica (di soli 5’ minuti) voluta alla O2 Arena dai suoi manager in funzione del lancio del tour, previsto per il prossimo anno: cinquanta concerti che avrebbero dovuto cominciare proprio a Londra a partire dal luglio del 2010. E' quello, il "Jacko" con lo spirito da ragazzino, che il mondo intero piange. Il cantante è stato stroncato da un infarto a soli 50 anni. Già oggi potrebbe essere eseguita l’autopsia sul suo corpo, scrive The Times, ma ci vorranno settimane per stabilire se la sua morte è legata a eventuali droghe, alcol o a medicinali prescritti dai dottori.
Il quotidiano britannico avanza poi un’ipotesi destinata a sollevare diverse critiche, ma che circola già su diversi media e tra gente che ha conosciuto da vicino la star: l’arresto cardiaco che ha ucciso il ’re del pop’ forse è stato causato da un’iniezione di calmanti. La notizia viene chiaramente presentata come una delle tante congetture che girano intorno a questa scomparsa improvvisa. Certo è che Michael Jackson tra due settimane avrebbe dovuto iniziare una serie di concerti all’arena O2 di Londra per lui molto impegnativi, a causa della salute cagionevole e dopo oltre 10 anni di silenzio artistico. Pare che il cantante avesse espresso irritazione per il fatto che le date degli show fossero passate da dieci a 50. Una decisione presa dagli organizzatori dell’evento dopo il sold out immediato delle date prestabilite. The Sun, citato da The Times, scrive oggi che un assistente di Jackson, poco dopo il ricovero, ha detto al personale medico del pronto soccorso dell’ospedale Ucla di Los Angeles, che il cantante era collassato dopo un’iniezione di Demerol, un potente calmante simile alla morfina e che può, in certi casi, provocare arresto cardiaco. Oggi l’ex manager di Jackson, Tarak Ben Ammar, ha accusato i medici «ciarlatani» di averlo imbottito di medicinali per arricchirsi grazie all’ipocondria del cantante.
L’avvocato e portavoce della famiglia di Michael Jackson, Brian Oxman, ha dichiarato che la popstar potrebbe aver abusato dei farmaci che stava assumendo in vista dei suoi concerti di Londra. Oxman ha spiegato ai microfoni della Cnn che Michael si stava curando dai dolori legati a una vecchia caduta in un concerto che gli aveva causato la frattura di un braccio e problemi alle vertebre per affrontare al meglio le prove per i 50 spettacoli che lo attendevano. L’avvocato ha detto di aver avvisato la famiglia Jackson che il cantante avrebbe potuto abusare dei farmaci prescritti. «Era quello che temevo», ha spiegato Oxman, paragonando il destino di Michael a quello della pornostar Anne Nicole Smith, morta proprio a causa dell’abuso di farmaci. «Le persone che circondavano Michael lo hanno manipolato», ha accusato Oxman, che aveva sollecitato la famiglia a prendersi cura del cantante.
Il lutto globale per Michael Jackson ha avuto effetti immediati sul web, mandando in tilt Google e Twitter per il numero di contatti subito dopo la diffusione della notizia della morte del cantante. Un portavoce di Google ha confermato alla Bbc che di fronte ai milioni di utenti che hanno digitato quasi contemporaneamente il nome del re del pop si è pensato ad un attacco informatico. Il cantante è stato dichiarato morto a Los Angeles alle 14.26 e chi ha provato a chiedere notizie su Jackson fra le 14.40 e le 15.15 (ora californiana) ha ricevuto in risposta questa frase: «la richiesta appare simile a richieste automatiche da un virus del computer o da un software di spionaggio». Anche Twitter è andato in tilt, dopo che in brevissimo tempo gli aggiornamenti sul re del pop erano diventati 66.500.
Secondo i dati raccolti da Trendrr, un servizio web che monitora l’attività sui social forum, i messaggi di Twitter contenenti la parola Michael Jackson sono stati più di 100mila l’ora. Una simile media è stata registrata soltanto per gli eventi iraniani, che hanno poi raggiunto un picco di 220mila messaggi l’ora il 16 giugno. Anche il sito di gossip Tmz, che per primo ha annunciato la morte di Jackson, è andato rapidamente in tilt per troppe richieste di accesso. La voce Michael Jackson di Wikipedia, di fronte all’iniziale confusione di notizie, è stata smontata e riscritta più di una volta.
"Jacko" è morto lasciando debiti per oltre 400 milioni di dollari, rivelano i media americani. Forse proprio per far fronte ai debiti aveva deciso di fare l'ultimo tour. Ma che ne sarà adesso di questi concerti, la polemica infuria. Tenerseli come cimelio o cercare di ottenere il rimborso? In tutto il mondo i fan che hanno in mano i biglietti per i concerti si pongono questo dilemma. Le ripercussioni della morte del «re del pop» sul promotore AEG non saranno calcolabili ancora per mesi, scrive oggi il Los Angeles Times, il giornale della città dove «Jacko» è morto questa notte per un infarto.
In tutto il mondo sono stati venduti biglietti per oltre 85 milioni di dollari; Jackson avrebbe dovuto tenere ben 50 concerti alla O2 Arena di Londra. La rivendita Viagogo ha distribuito biglietti a volte per migliaia di dollari. Avrebbe dovuto essere il grande ritorno di Jackson sulle scene dopo oltre un decennio. Secondo Ray Waddell della rivista musicale online Billboard, rifondere i biglietti venduti, oltre 750mila in numerosi paesi, «sarà caotico quanto costoso e dovrà avvenire in fretta» per evitare guai legali. Adesso il futuro della AEG dipenderà dalla bontà della sua assicurazione, e dalle cause della morte di Jackson.
la stampa 26 giugno 2009
«Vi amo»: sono queste le ultime parole pronunciate in pubblico da Michael Jackson. Le disse a Londra in marzo, nella sua ultima apparizione pubblica (di soli 5’ minuti) voluta alla O2 Arena dai suoi manager in funzione del lancio del tour, previsto per il prossimo anno: cinquanta concerti che avrebbero dovuto cominciare proprio a Londra a partire dal luglio del 2010. E' quello, il "Jacko" con lo spirito da ragazzino, che il mondo intero piange. Il cantante è stato stroncato da un infarto a soli 50 anni. Già oggi potrebbe essere eseguita l’autopsia sul suo corpo, scrive The Times, ma ci vorranno settimane per stabilire se la sua morte è legata a eventuali droghe, alcol o a medicinali prescritti dai dottori.
Il quotidiano britannico avanza poi un’ipotesi destinata a sollevare diverse critiche, ma che circola già su diversi media e tra gente che ha conosciuto da vicino la star: l’arresto cardiaco che ha ucciso il ’re del pop’ forse è stato causato da un’iniezione di calmanti. La notizia viene chiaramente presentata come una delle tante congetture che girano intorno a questa scomparsa improvvisa. Certo è che Michael Jackson tra due settimane avrebbe dovuto iniziare una serie di concerti all’arena O2 di Londra per lui molto impegnativi, a causa della salute cagionevole e dopo oltre 10 anni di silenzio artistico. Pare che il cantante avesse espresso irritazione per il fatto che le date degli show fossero passate da dieci a 50. Una decisione presa dagli organizzatori dell’evento dopo il sold out immediato delle date prestabilite. The Sun, citato da The Times, scrive oggi che un assistente di Jackson, poco dopo il ricovero, ha detto al personale medico del pronto soccorso dell’ospedale Ucla di Los Angeles, che il cantante era collassato dopo un’iniezione di Demerol, un potente calmante simile alla morfina e che può, in certi casi, provocare arresto cardiaco. Oggi l’ex manager di Jackson, Tarak Ben Ammar, ha accusato i medici «ciarlatani» di averlo imbottito di medicinali per arricchirsi grazie all’ipocondria del cantante.
L’avvocato e portavoce della famiglia di Michael Jackson, Brian Oxman, ha dichiarato che la popstar potrebbe aver abusato dei farmaci che stava assumendo in vista dei suoi concerti di Londra. Oxman ha spiegato ai microfoni della Cnn che Michael si stava curando dai dolori legati a una vecchia caduta in un concerto che gli aveva causato la frattura di un braccio e problemi alle vertebre per affrontare al meglio le prove per i 50 spettacoli che lo attendevano. L’avvocato ha detto di aver avvisato la famiglia Jackson che il cantante avrebbe potuto abusare dei farmaci prescritti. «Era quello che temevo», ha spiegato Oxman, paragonando il destino di Michael a quello della pornostar Anne Nicole Smith, morta proprio a causa dell’abuso di farmaci. «Le persone che circondavano Michael lo hanno manipolato», ha accusato Oxman, che aveva sollecitato la famiglia a prendersi cura del cantante.
Il lutto globale per Michael Jackson ha avuto effetti immediati sul web, mandando in tilt Google e Twitter per il numero di contatti subito dopo la diffusione della notizia della morte del cantante. Un portavoce di Google ha confermato alla Bbc che di fronte ai milioni di utenti che hanno digitato quasi contemporaneamente il nome del re del pop si è pensato ad un attacco informatico. Il cantante è stato dichiarato morto a Los Angeles alle 14.26 e chi ha provato a chiedere notizie su Jackson fra le 14.40 e le 15.15 (ora californiana) ha ricevuto in risposta questa frase: «la richiesta appare simile a richieste automatiche da un virus del computer o da un software di spionaggio». Anche Twitter è andato in tilt, dopo che in brevissimo tempo gli aggiornamenti sul re del pop erano diventati 66.500.
Secondo i dati raccolti da Trendrr, un servizio web che monitora l’attività sui social forum, i messaggi di Twitter contenenti la parola Michael Jackson sono stati più di 100mila l’ora. Una simile media è stata registrata soltanto per gli eventi iraniani, che hanno poi raggiunto un picco di 220mila messaggi l’ora il 16 giugno. Anche il sito di gossip Tmz, che per primo ha annunciato la morte di Jackson, è andato rapidamente in tilt per troppe richieste di accesso. La voce Michael Jackson di Wikipedia, di fronte all’iniziale confusione di notizie, è stata smontata e riscritta più di una volta.
"Jacko" è morto lasciando debiti per oltre 400 milioni di dollari, rivelano i media americani. Forse proprio per far fronte ai debiti aveva deciso di fare l'ultimo tour. Ma che ne sarà adesso di questi concerti, la polemica infuria. Tenerseli come cimelio o cercare di ottenere il rimborso? In tutto il mondo i fan che hanno in mano i biglietti per i concerti si pongono questo dilemma. Le ripercussioni della morte del «re del pop» sul promotore AEG non saranno calcolabili ancora per mesi, scrive oggi il Los Angeles Times, il giornale della città dove «Jacko» è morto questa notte per un infarto.
In tutto il mondo sono stati venduti biglietti per oltre 85 milioni di dollari; Jackson avrebbe dovuto tenere ben 50 concerti alla O2 Arena di Londra. La rivendita Viagogo ha distribuito biglietti a volte per migliaia di dollari. Avrebbe dovuto essere il grande ritorno di Jackson sulle scene dopo oltre un decennio. Secondo Ray Waddell della rivista musicale online Billboard, rifondere i biglietti venduti, oltre 750mila in numerosi paesi, «sarà caotico quanto costoso e dovrà avvenire in fretta» per evitare guai legali. Adesso il futuro della AEG dipenderà dalla bontà della sua assicurazione, e dalle cause della morte di Jackson.
la stampa 26 giugno 2009
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