IL CASO/Sul quotidiano due nuove immagini della vita nella residenza di Berlusconi
Sul quotidiano anche un duro articolo del premio Nobel José Saramago
Feste del premier a Villa Certosa
"El Pais" pubblica altre due foto
di ALESSANDRO OPPES
MADRID - "El País" non si ferma. Nonostante la furia del Cavaliere, nonostante le minacce di denuncia. Appena quarantott'ore dopo lo scoop che ha fatto il giro del mondo, ecco spuntare altre due foto delle feste di Villa Certosa. Il giornale spagnolo ne anticipa la diffusione a tarda sera sulla pagina web, prima una, più tardi l'altra, per pubblicarle poi, con ampio risalto, sul quotidiano di stamattina. Foto simili alle precedenti, altre ragazze in minigonna, i volti come sempre "pixelati" per impedire che possano essere riconosciute. Nessuna immagine scandalosa, ancora una volta scene di vita ordinaria nella tenuta del premier.
Ma ai vertici di "El País" sanno bene che ce n'è abbastanza per scatenare nuovamente la reazione del presidente del Consiglio. "Siamo tranquilli e sicuri di essere nel giusto", ripetono pacatamente dagli uffici della Calle Miguel Yuste. E approfittano della corposa edizione domenicale per proporre ai lettori una nuova serie di servizi di approfondimento sul "caso Berlusconi" che, lo dicono ormai tutte le rilevazioni quotidiane, è diventato il tema più seguito dai lettori spagnoli, sia online che sulle pagine del quotidiano.
Oltre a un lungo editoriale, in cui la direzione ribadisce la propria posizione a difesa della libertà di stampa e lancia nuove critiche al Cavaliere, le staffilate più dure vengono questa volta da un articolo di José Saramago, intitolato "La cosa Berlusconi", anticipato ieri dal sito del quotidiano di Madrid. Proprio una settimana fa aveva fatto scalpore la decisione di Einaudi di non pubblicare l'ultimo libro del premio Nobel portoghese, in cui il Cavaliere veniva definito "delinquente".
Saramago ora torna alla carica. Parla del premier come di "una cosa pericolosamente simile a un essere umano, che dà feste, organizza orge e comanda in un paese chiamato Italia". Per il Nobel, "questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di essere la causa della morte morale del paese di Verdi". E poi spiega perché chiamò Berlusconi delinquente: "Non è che disobbedisca alle leggi ma, peggio ancora, le fa fabbricare a salvaguardia dei suoi interessi pubblici e privati, di politico, imprenditore e accompagnatore di minorenni".
"El País", con un lungo reportage del corrispondente da Roma Miguel Mora, indaga anche nei segreti di Villa Certosa, diventata oggetto della curiosità generale, in Spagna come nel resto d'Europa, e dà ampio risalto alle dichiarazioni del fotografo Antonello Zappadu, al quale Berlusconi fa "più paura della guerriglia colombiana". La pubblicazione, tre giorni fa, delle prime cinque foto sulla pagina web, ha provocato un aumento del 300 per cento nel numero medio di utenti: più di 3 milioni e mezzo in un solo giorno, un fatto senza precedenti. E 700mila di loro erano italiani.
Ma ai vertici di "El País" sanno bene che ce n'è abbastanza per scatenare nuovamente la reazione del presidente del Consiglio. "Siamo tranquilli e sicuri di essere nel giusto", ripetono pacatamente dagli uffici della Calle Miguel Yuste. E approfittano della corposa edizione domenicale per proporre ai lettori una nuova serie di servizi di approfondimento sul "caso Berlusconi" che, lo dicono ormai tutte le rilevazioni quotidiane, è diventato il tema più seguito dai lettori spagnoli, sia online che sulle pagine del quotidiano.
Oltre a un lungo editoriale, in cui la direzione ribadisce la propria posizione a difesa della libertà di stampa e lancia nuove critiche al Cavaliere, le staffilate più dure vengono questa volta da un articolo di José Saramago, intitolato "La cosa Berlusconi", anticipato ieri dal sito del quotidiano di Madrid. Proprio una settimana fa aveva fatto scalpore la decisione di Einaudi di non pubblicare l'ultimo libro del premio Nobel portoghese, in cui il Cavaliere veniva definito "delinquente".
Saramago ora torna alla carica. Parla del premier come di "una cosa pericolosamente simile a un essere umano, che dà feste, organizza orge e comanda in un paese chiamato Italia". Per il Nobel, "questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di essere la causa della morte morale del paese di Verdi". E poi spiega perché chiamò Berlusconi delinquente: "Non è che disobbedisca alle leggi ma, peggio ancora, le fa fabbricare a salvaguardia dei suoi interessi pubblici e privati, di politico, imprenditore e accompagnatore di minorenni".
"El País", con un lungo reportage del corrispondente da Roma Miguel Mora, indaga anche nei segreti di Villa Certosa, diventata oggetto della curiosità generale, in Spagna come nel resto d'Europa, e dà ampio risalto alle dichiarazioni del fotografo Antonello Zappadu, al quale Berlusconi fa "più paura della guerriglia colombiana". La pubblicazione, tre giorni fa, delle prime cinque foto sulla pagina web, ha provocato un aumento del 300 per cento nel numero medio di utenti: più di 3 milioni e mezzo in un solo giorno, un fatto senza precedenti. E 700mila di loro erano italiani.
(L aRepubblica 7 giugno 2009)
Nessun commento:
Posta un commento