venerdì 5 giugno 2009

Incidente aereo:resti recuperati non sono dell'Airbus Air France


venerdì 5 giugno 2009 10:07


RECIFE, Brasile (Reuters) -I resti recuperati nell'Altlantico dalle forze brasiliane non provengono dall'Airbus A330 di Air France precipitato nell'oceano lunedì.

Lo hanno dichiarato funzionari impegnati nelle indagini.

A Parigi, il segretario di Stato per i Trasporti Dominique Bussereau, ha esortato ancora una volta alla prudenza nelle indagini e ha ribadito che la priorità assoluta è la ricerca delle scatole nere.

"L'obiettivo principale è mettere le mani su quelle che vengono chiamate scatole nere, le registrazioni di volo", ha detto alla rete televisiva Rtl.

Un elicottero militare brasiliano Lynx è arrivato sul posto per partecipare ai tentativi di recuperare il materiale rinvenuto a circa 1.100 km dalla costa nordorientale del Brasile, ma il generale Ramon Borges Cardoso ha poi detto ai giornalisti a Racife, dove sono stati portati i resti, che niente di ciò che è stato recuperato proviene dall'Airbus.

Undici aerei dell'aeronautica brasiliana stanno sorvolando un'area di 6.000 km quadrati al largo della costa nordorientale del Brasile, e tre navi da guerra brasiliane stanno setacciando la zona in cui si crede sia avvenuto l'incidente.

Resta ancora un mistero dunque cosa sia successo all'Airbus, partito da Rio de Janeiro alla volta di Parigi, scomparso mentre sorvolava l'Atlantico con 228 persone a bordo.

Funzionari e piloti francesi hanno invitato ieri alla prudenza dopo il proliferare delle ipotesi sul disastro aereo.

Il quotidiano francese Le Monde, nell'edizione datata 5 giugno, ha avanzato l'ipotesi che la velocità dell'Airbus non fosse corretta e che una "concatenazione di avvenimenti catastrofici" abbia portato ad una sua disintegrazione in volo, tesi che ha suscitato un acceso dibattito.

Il Bea, l'ufficio francese incaricato dell'inchiesta, ha sottolineato in un comunicato pubblicato ieri sera che "attualmente circolano numerose informazioni spiegazioni delle cause dell'incidente più o meno esatte".

Per ora, ha aggiunto il Bea, è stata accertata soltanto la presenza lungo il percorso dell'aereo sull'oceano Atlantico di condizioni climatiche avverse, dette "cellule convettive" (movimenti verticali nell'atmosfera che si traducono in correnti ascendenti e discendenti), caratteristiche della regione equatoriale.

Inoltre, "analizzando i messaggi automatici trasmessi dall'aereo, (è stata rilevata) incoerenza tra le diverse velocità misurate". Il Bea ha anche annunciato che terrà una conferenza stampa sabato mattina a Bourget.


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