Berlusconi è oggi divenuto un pericolo per se stesso, per democrazia e pace in Italia e nel mondo
06 Giugno 2009
Caro Beppe,
è letteralmente impazzito. Ripeto: letteralmente impazzito! Nell’ambito di un folle, criminoso, disegno eversivo da generale Pinochet, o quello che Charlie Chaplin, Charlot, ha recitato in modo sublime nei panni di Adolfo H. Grande Dittatore, oggi devasta la vita civile, l’Italia.
Occorre immediatamente mobilitarsi per salvare Silvio da se stesso; e con lui, l’Italia e il mondo. Silvio, probabilmente, non sa che perfino Hitler e Mussolini vinsero le loro prime elezioni in modo più corretto di quanto, in questi giorni e ore, lui non sta follemente tentando e, probabilmente, riuscendo a realizzare.
Non c’è ormai, per lui, né legge, né regola, né senso della misura, tanto meno doveri che tengano. Sembra preda di un eccesso di paranoia, o tale da denunciarlo alla giustizia nazionale, o internazionale che sia.
Abbiamo ammonito, gridato, da tempo, che dove v’è strage di legalità lì s’annuncia strage di popolo, di popoli. Avevamo anche già ammonito: il Re s’annoia e non riesce a distrarsi, per quanti faticosi tentativi notoriamente egli faccia: le prova tutte, ma non c’è niente da fare! Allora si mette a giocare, punta e bluffa sempre più alla grande, sempre più grosso; gioca col mondo, coi suoi amici, soci, sodali: Gheddafi, Putin, Lukashenko… Bush, e con i tanti fantasmi del secolo scorso.
Lo ripeto: Silvio non è il genio (nemmeno) del Male. Egli ha trovato sin dall’inizio, alla sua scesa in campo, di già un’Italia partitocratica, desertificata di democrazia, non più Stato di Diritto. Per un sessantennio erede, e non alternativa, del ventennio precedente, quello fascista.
In questo vuoto Berlusconi è divenuto quello che è oggi: un pericolo per se stesso, per democrazia e pace in Italia e nel mondo. In poche ore decreta urbi et orbi che l’Italia non è e non sarà mai “multietnica”; che Milano gli sembra divenuta “africana”; che è vittima e perseguitato - lui! - dai media italiani, oltre che mondiali; che “la sinistra” (cioè -lui intende- il Partito Democratico) è komunista! Ma con essa, (sul modello dei ladri di Pisa che recitano risse e litigi di giorno per meglio rubare insieme di notte) sequestra insieme informazione e propaganda elettorale su RAISET: 2/3 per Silvio Berlusconi e soci, 1/3 per Franceschini e ex-compagni.
Un loro comune nemico sembriamo essere noi radicali, così spesso compresi e sostenuti - a sorpresa - dal popolo italiano, quando riesce a sapere della nostra esistenza e delle nostre proposte. Quindi, per il loro Regime, è necessario eliminarci proprio dal Parlamento europeo. Ma il solo voto utile è quello in grado di eliminare questo loro Regime. Il che è non solamente possibile, ma ormai necessario e urgente. Ed è quanto, forse - non ti pare Beppe? - possiamo provocare, ottenere, insieme. Forza!
Marco Pannella
(dalla pagina di Marco Pannella su Facebook - lettera pubblicata il 6 giugno alle h 0:02)
06 Giugno 2009
Caro Beppe,
è letteralmente impazzito. Ripeto: letteralmente impazzito! Nell’ambito di un folle, criminoso, disegno eversivo da generale Pinochet, o quello che Charlie Chaplin, Charlot, ha recitato in modo sublime nei panni di Adolfo H. Grande Dittatore, oggi devasta la vita civile, l’Italia.
Occorre immediatamente mobilitarsi per salvare Silvio da se stesso; e con lui, l’Italia e il mondo. Silvio, probabilmente, non sa che perfino Hitler e Mussolini vinsero le loro prime elezioni in modo più corretto di quanto, in questi giorni e ore, lui non sta follemente tentando e, probabilmente, riuscendo a realizzare.
Non c’è ormai, per lui, né legge, né regola, né senso della misura, tanto meno doveri che tengano. Sembra preda di un eccesso di paranoia, o tale da denunciarlo alla giustizia nazionale, o internazionale che sia.
Abbiamo ammonito, gridato, da tempo, che dove v’è strage di legalità lì s’annuncia strage di popolo, di popoli. Avevamo anche già ammonito: il Re s’annoia e non riesce a distrarsi, per quanti faticosi tentativi notoriamente egli faccia: le prova tutte, ma non c’è niente da fare! Allora si mette a giocare, punta e bluffa sempre più alla grande, sempre più grosso; gioca col mondo, coi suoi amici, soci, sodali: Gheddafi, Putin, Lukashenko… Bush, e con i tanti fantasmi del secolo scorso.
Lo ripeto: Silvio non è il genio (nemmeno) del Male. Egli ha trovato sin dall’inizio, alla sua scesa in campo, di già un’Italia partitocratica, desertificata di democrazia, non più Stato di Diritto. Per un sessantennio erede, e non alternativa, del ventennio precedente, quello fascista.
In questo vuoto Berlusconi è divenuto quello che è oggi: un pericolo per se stesso, per democrazia e pace in Italia e nel mondo. In poche ore decreta urbi et orbi che l’Italia non è e non sarà mai “multietnica”; che Milano gli sembra divenuta “africana”; che è vittima e perseguitato - lui! - dai media italiani, oltre che mondiali; che “la sinistra” (cioè -lui intende- il Partito Democratico) è komunista! Ma con essa, (sul modello dei ladri di Pisa che recitano risse e litigi di giorno per meglio rubare insieme di notte) sequestra insieme informazione e propaganda elettorale su RAISET: 2/3 per Silvio Berlusconi e soci, 1/3 per Franceschini e ex-compagni.
Un loro comune nemico sembriamo essere noi radicali, così spesso compresi e sostenuti - a sorpresa - dal popolo italiano, quando riesce a sapere della nostra esistenza e delle nostre proposte. Quindi, per il loro Regime, è necessario eliminarci proprio dal Parlamento europeo. Ma il solo voto utile è quello in grado di eliminare questo loro Regime. Il che è non solamente possibile, ma ormai necessario e urgente. Ed è quanto, forse - non ti pare Beppe? - possiamo provocare, ottenere, insieme. Forza!
Marco Pannella
(dalla pagina di Marco Pannella su Facebook - lettera pubblicata il 6 giugno alle h 0:02)
Telus folio
Nessun commento:
Posta un commento