Caso Marrazzo/ La testimonianza di un carabiniere: "Accanto al governatore un trans di pelle scura"
Sabato 31.10.2009 12:56
Ci sarebbe un altro carabiniere indagato nell'inchiesta sul ricatto a Piero Marrazzo. Il militare avrebbe messo a disposizione il suo appartamento per consentire a possibili acquirenti di visionare il video e avrebbe perquisito le persone prima di farle entrare. Al quinto carabiniere, nella vicenda Marrazzo, i magistrati contestano la ricettazione, ma stanno verificando se possa aver avuto un ruolo anche nelle rapine compiute nelle case dei transessuali di via Gradoli e delle altre zone di Roma Nord contestate ai tre militari del Trionfale Carlo Tagliante, Luciano Simeone e Nicola Testini, tutti difesi da Marina Lo Faro. Intanto escono nuovi verbali sul video che ritrae l'ex governatore del Lazio in compagnia di un trans.
Ecco la testimonianza del maresciallo Nicola Testini interrogato dai Ros. Il maresciallo racconta che il tre luglio "un confidente del maresciallo Nicola, tale Cafasso Gianguarino avvisò lui e il collega Simeone Luciano che (...) si stava svolgendo un festino con dei trans all'interno di un appartamento di Roma, via Gradoli (...). Ivi giunti, nella tarda mattinata - primo pomeriggio (ora di pranzo), bussammo alla porta dell'appartamento qualificandoci come carabinieri.
Aprì un viados di pelle scura, moro di capelli. Noi entrammo e ci trovammo di fronte una persona di sesso maschile che riconoscemmo subito essere il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Alla vista di questa personalità ci trovammo in gravissimo imbarazzo anche perché indossava solo una maglia intima e le mutande per cui non sapemmo veramente cosa fare. Lui ci pregò con gli occhi lucidi di non fare nulla perché ci diceva ìo ho una mia dignità e la mia posizione... vi prego aiutatemi... saprò ricompensarvi, vi aiuterò nell'Arma'. Quindi ci disse che avrebbe potuto aiutarci se volessimo un trasferimento. Io purtroppo devo dirvi che ho una grave situazione familiare, perché ho un nipote di 5 anni in gravissime condizioni. La voglia quindi di cercare di rendermi utile alla mia famiglia mi ha fatto ritenere che veramente avrebbe potuto aiutarmi".
affari italiani 31 ottobre 2009
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