L'escort barese Patrizia D'Addario, che sostiene di aver trascorso una notte con il premier Silvio Berlusconi, è uscita dagli uffici della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari dove ha depositato una denuncia-querela.
La denuncia-querela depositata in procura da Patrizia D'Addario sarebbe collegata all'intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno, il 23 luglio scorso, dalla moglie di un ex amante della escort barese, l'imprenditore edile Giuseppe Barba. L'imprenditore oggi, in un'altra intervista pubblicata dallo stesso quotidiano, sostiene che due giorni fa D'Addario, mentre era al volante della sua 'Ford Fiesta', ha tentato di speronare la Vespa che l'uomo guidava. Barba ritiene inoltre che il tentativo di speronamento sia avvenuto a causa delle dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla moglie, Bernardina Murgolo.
Questa aveva invitato la gente e il premier Berlusconi a non credere a Patrizia D'Addario. "Diffidate di questa donna - aveva detto -: lo dico per mio marito, ma anche per Berlusconi.
Perchè questa donna sta usando con Berlusconi la stessa tattica usata con mio marito: ricatta col registratore". "Dice di registrare e filmare sempre tutto perchè ha paura, soprattutto di mio marito - aveva sottolineato - ma in realtà lei ha cominciato a usare il registratore e la telecamera sin da quando stava col suo compagno, quello da cui ha avuto la figlia". Barba, su denuncia della escort barese, fu arrestato per minacce e sfruttamento della prostituzione e patteggiò la pena.
All'uscita non ha voluto fare dichiarazioni ai cronisti. Una legale che l'accompagnava si è limitata a salutare i giornalisti e a confermare che venerdì prossimo, 31 luglio, in una discoteca di Parigi, D'Addario farà la sua prima uscita pubblica.
Poco prima, avvicinata avvicinata da un cronista dell'ANSA, l'escort non aveva voluto fornire dichiarazioni e il suo legale si è limitata a dire: "Abbiamo da fare".
Restano le parole dell'ex amante della D'Addario che l'accusa di tentato omicidio: "Due giorni fa ha speronato la mia Vespa". Sarebbe una vendetta per l'intervista alla moglie apparsa sulla Gazzetta del Mezzogiorno la scorsa settimana.
L'imprenditore contesta di aver sfruttato la prostituzione di Patrizia D'Addario e aggiunge di aver patteggiato "perchè lei mi aveva promesso che sarebbe sparita. Invece..." Tra l'altro, aggiunge Giuseppe Barba, "quella donna ha la malattia del registratore, lo ha sempre con sè, lo usa sempre, lo fa con tutti. D'Addario a Bari conosce tanti politici, del Comune, della Regione, parlamentari, di destra e di sinistra. L'anno scorso a marzo è stata all'estero, in Qatar, per venti giorni, con un assessore regionale importante. Sono arrabbiato", confida l'imprenditore al cronista della Gazzetta del Mezzogiorno.
"Avevo i soldi, ero una persona brillante. Patrizia mi ha rovinato, rovina tutti". Ma cosa vuole dalla D'Addario e da questa storia, domanda il giornalista. Barba risponde: "Da lei, niente. Magari da Berlusconi".
(la repubblica 29 luglio 2009)
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