mercoledì 1 luglio 2009

Viareggio:"Non è stata una fatalità: a forza di tagliare, la sicurezza va a picco e gli innocenti muoiono"

IL PUNTO DEL DIRETTORE Xavier Jacobelli

Chiariamo subito: è auspicabile che in queste ore di lutto e di tragedia, non ci sia nessuno dentro e fuori Trenitalia pronto ad aggrapparsi al fato assassino, all'imponderabile, bla bla bla. Perchè, a mano a mano che gli accertamenti procedono, si scopre che la strage di Viareggio non è stata una fatalità


Xavier Jacobelli Chiariamo subito: è auspicabile che in queste ore di lutto e di tragedia, non ci sia nessuno dentro e fuori Trenitalia pronto ad aggrapparsi al fato assassino, all'imponderabile, bla bla bla. Perchè, a mano a mano che gli accertamenti procedono, si scopre che la strage di Viareggio non è stata una fatalità. Perchè è vero che anche i carrelli si rompono, ma, ricordano i macchinisti, "la rottura di un asse di un carrello del vagone merci è un incidente tipico che non è stato mai tenuto nella giusta considerazione nonostante l'elevatissimo rischio connesso". La Freccia Rossa va benissimo, l'alta velocità pure. Ma, denunciano i sindacati, se si tagliano i fondi per la sicurezza e la sicurezza va a picco e gli innocenti muoiono, sino a quando bisogna andare avanti così? Sino alla prossima stazione che salta per aria? Sino alla prossima carneficina?

Le dichiarazioni rilasciate stamane da Enzo Gallori, ex leader dei Macchinisti Uniti, sono inquietanti: "Non possiamo che rinnovare la nostra denuncia sullo stato in cui sono state ridotte le nostre Fs. Due giorni fa i treni erano fermi a Padova per la caduta della linea aerea, qualche giorno prima la linea aerea era caduta, sempre a Prato, sotto la galleria dell'Appennino ferendo il macchinista. Ogni giorno un incidente o un disservizio grave viene minimizzato e presentato all'opinione pubblica come fatto isolato o casuale".

E' vero, dottor Moretti, grande capo di Trenitalia? Perchè Gallori incalza ancora: "Era andata bene qualche giorno fa, quando per un cedimento di un carro simile a quello di Viareggio, una cisterna di acido fluoridrico aveva sfiorato un treno pendolari nei pressi della stazione di Vaiano, producendo l'interruzione per quasi due giorni del traffico ferroviario Nord-Sud. Oggi è andata molto peggio e quanto temevamo è accaduto con il catastrofico incidente che ha convolto l'intera città di Viareggio". La quotidianità degli incidenti, una situazione paradossale in cui i ferrovieri che segnalano le criticità vengono puniti e licenziati, come è accaduto a Dante De Angelis. Avevamo detto che le nozze con i fichi secchi non si fanno e la riduzione da 220mila ferrovieri a poco più di 80 mila non può che produrre questo tipo di risultati.

E non è finita perchè, da qualche giorno, i treni viaggiano con un solo macchinista (vanto dell'autoritario amministratore delegato Mauro Moretti) per risparmiare e, siccome due occhi vedono meno di quattro, ci dobbiamo preparare anche su questo fronte". Speriamo di no. Intanto, a Viareggio si è scatenato l'inferno. La magistratura ha aperto un'inchiesta, Matteoli ha già nominato una commissione tecnica che accerti le cause del disastro. Va tutto bene. Ma Moretti ci deve dire se questa catastrofe fosse evitabile. Se sì, la prima cosa che deve fare, è andarsene.

di Xavier Jacobelli

Quotidiano Nazionale 1 luglio 2009

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