mercoledì 1 luglio 2009

Esplosione treno Viareggio. Sono ventuno i feriti gravissimi

L'esplosione del treno merci che trasportava gpl ha provocato la distruzione della stazione di Viareggio: corpi carbonizzati, ustionati gravi, feriti e persone terrorizzate. Questa mattina sono morti due bambini ricoverati in gravissime condizioni a Roma e Firenze. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha rinviato il viaggio in Libia

Sono 21 i feriti gravissimi ricoverati nei vari ospedali dopo l'esplosione che ha distrutto alcune palazzine vicine alla stazione di Viareggio. Secondo un primo bilancio stilato dall'amministrazione comunale. I feriti, complessivamente, sono 31, di questi 21 sono, appunto, quelli per i quali i medici considerano che ci sia ancora il pericolo di vita. Si continuano a cercare anche i dispersi. All'appello, al momento, ne mancano tre. Ma con il passare del tempo è sempre meno probabile che siano rimasti sotto le macerie. Il Comune ha rivolto anche un appello ai residenti nella zona di via Ponchielli, Porta Pietrasanta, a mettersi in contatto con le autorità per segnalare la loro presenza. Una vampata mortale e improvvisa per l'esplosione della nube di gpl ha carbonizzato di colpo almeno 16 persone e ustionato gravemente altre 36, mentre la stazione andava semidistrutta, interi condomini erano spazzati via e una strada ora non esiste più: dalla mezzanotte scorsa Viareggio, come raccontano alcuni soccorritori, "è una piccola Pompei", con una lunga fila di cadaveri all'obitorio dell'ospedale di cui non si sa ancora il nome e le cui forme plastiche evocano la terribile eruzione del Vesuvio. In fila per essere identificati da una commissione medico legale insediatasi appositamente ci sono tutti.

LE VITTIME. C'è il conducente di un motorino che le fiamme hanno intrappolato al semaforo restituendolo in quella posizione, di centauro in sella al suo veicolo. C'è il bambino di quattro anni che si rannicchia istintivamente nell'auto dei genitori mentre le fiamme improvvise lo raggiungono. Gente seduta che prendeva il fresco in terrazza, o impegnata nell'atto di semplici gesti quotidiani. Ci sono anche degli stranieri tra le persone morte in stazione e dargli un nome sarà ancora più complicato che per gli italiani. Ci si attacca a un dettaglio, come il luogo di ritrovamento o un monile. La ricerca di parenti o amici dispersi è scattata subito mentre ancora le fiamme coloravano di un macabro arancio la notte e i fumi tossici sprigionatisi nell'incendio hanno intriso di veleno la brezza del mare. Meta di questo pellegrinaggio, l'ospedale. Qui c'è Hamza, 16 anni del Nord Africa, morto al pronto soccorso dopo aver provato a portare in salvo la sorellina di due anni: è svenuto sul pavimento di casa, poi è morto asfissiato. Più tardi una sorella più grande lo ha riconosciuto in ospedale grazie ad una catenina.

MORTA LA BIMBA DI TRE ANNI. Non ce l'ha fatta la bimba di tre anni rimasta vittima del disastro di Viareggio che era ricoverata all'ospedale pediatrico Bambino Gesù. Secondo quanto si è appreso, la bimba è deceduta questa mattina. Aveva ustioni nel 90 per cento del corpo e aveva subito uno choc emodinamico. La bimba, secondo le informazioni dell' ospedale, aveva tre anni, era sola ed era giunta in ospedale alle 6 di ieri mattina in eliambulanza.

MORTO ANCHE LORENZO. E' morto Lorenzo, il bimbo di 2 anni e mezzo che era stato ricoverato ieri in condizioni disperate all'ospedale Meyer di Firenze per le ustioni riportate nello scoppio del gpl a Viareggio. Il bambino, che aveva ustioni nel 90 per cento del corpo, è stato dichiarato morto dai sanitari dell'ospedale nella tarda serata di ieri. La tragica contabilità delle vittime del disastro viareggino sale a questo punto a 16 vittime.

I SOPRAVVISSUTI. Il macabro rebus dell'identificazione ha coinvolto non solo i morti ma anche i feriti. I parenti li hanno cercati setacciando il pronto soccorso e i reparti. Molti sono stati trasferiti in altri ospedali. Al "Versilia" sono ricoverati anche il padre e il figlio protagonisti di una delle poche vicende a lieto fine della tragedia. Per sfuggire al fuoco il babbo ha abbracciato il bambino di otto anni e con lui si è gettato nel vuoto da una tettoia alta alcuni metri. Il bimbo ha un taglio e qualche contusione, il padre è stato operato d'urgenza al torace per un trauma da caduta. Se la caveranno entrambi e ne è valsa la pena saltare giù, così come hanno fatto anche altri calandosi da terrazzi. Non ce la poteva fare da solo, invece, un disabile malato di Sla: le fiamme lo hanno lambito aggravandone le condizioni fisiche, ma in ospedale ci è arrivato lo stesso e ora serve sperare.

I SOCCORRITORI. Nell'emergenza sanitaria non si sono risparmiati volontari, medici e infermieri. Dopo ore di tensione, in parecchi sono scoppiati in pianto a dirotto, a dimostrazione che lucidità e tensione emotiva hanno coesistito - come hanno evidenziato i vertici della Asl più volte - in una macchina del soccorso "encomiabile" che ha retto botta all'emergenza per sei ore di fila di vera crisi, fino a ritornare gradatamente a livelli ordinari. Un miracolo pianificato in una tragedia inattesa.

TRE GIORNI DI LUTTO CITTADINO. Sono tre i giorni di lutto cittadino proclamati, a partire da oggi, dal Comune di Viareggio. Il provvedimento, spiega l'assessore alla cultura Ciro Costaiola, "potrebbe essere prolungato di un giorno se i funerali slitteranno a venerdì o oltre". "Ma è ancora presto, però, per sapere la data - continua Costaiola - e anche per sapere se saranno funerali di Stato oppure no". Al lutto cittadino hanno aderito anche gli altri sindaci dei Comuni della Versilia che per due giorni invitano le istituzioni e le associazioni a esporre bandiere listate a lutto. Tra le diverse Amministrazioni locali - molti sono i sindaci arrivati già nel corso della notte scorsa nei pressi della stazione di Viareggio - c'è collaborazione: il personale della protezione civile è arrivato da tutta la Versilia. Il sindaco Luca Lunardini ha sottolineato ancora una volta la disponibilità dei viareggini e degli albergatori, che nonostante nel pieno della stazione estiva hanno messo a disposizione strutture per ospitare circa 300 persone che ieri sera e anche stasera dovranno rimanere fuori da casa per motivi di sicurezza.

SOLO TRE VITTIME IDENTIFICATE. "Solo tre delle 14 vittime che si trovano all'obitorio sono stati identificati ufficialmente". A dirlo è il sindaco di Viareggio Luca Lunardini a conclusione un nuovo vertice con i vertici della protezione civile e delle altre forze impegnate nella zona della stazione. Lunardini, che da ieri sera segue i lavori dei vigili del fuoco e dei volontari, organizzando i soccorsi della locale protezione civile, non si sbilancia sulla data dei funerali che, spiega, "non si terranno comunque prima di venerdì o sabato".

L'Unione Sarda

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