lunedì 6 luglio 2009

Nuove foto Zappadu, Palazzo chigi: "Reagiamo subito, prima del G8"

La possibile pubblicazione di nuovi scatti di Zappaddu desta le maggiori preoccupazioni. Il premier respinge gli inviti alla prudenza: "E' uno stillicidio"

Febbre alta a Palazzo Chigi "Reagiamo subito, prima del G8"

di FRANCESCO BEI


Febbre alta a Palazzo Chigi "Reagiamo subito, prima del G8"

Silvio Berlusconi

ROMA - È bastato un articolo del Sunday Times ha provocare un nuovo corto circuito a palazzo Chigi. Segno del nervosismo che si respira tra gli uomini che circondano il premier, sempre sul chi vive, pronti a sventare imboscate vere o immaginate da parte della stampa estera. Perché questo ormai è il vero cruccio di Berlusconi, i giornali stranieri, che non riesce a controllare e considera ostili più di quelli italiani. "È uno stillicidio - si è sfogato dopo l'ennesimo articolo del Times - interveniamo adesso una volta per tutte. Dobbiamo dare una risposta forte, perché non abbiamo nulla da nascondere e non accettiamo di essere minacciati".

"Non abbiamo paura di niente - ostenta sicurezza il portavoce Paolo Bonaiuti, - siamo tranquilli. Ce l'abbiamo semmai con certa stampa estera, ben individuata". Ma è un fatto che nessuna testata straniera, come è prassi, abbia ancora pubblicato un'intervista al presidente di turno del G8. Un vero assedio, che preoccupa più di un'inchiesta - quella di Bari sul filone escort - che, secondo le ultime voci raccolte dal Pdl, non dovrebbe riservare grosse sorprese per il Cavaliere. Su questo a palazzo Chigi hanno fiducia che l'appello di Giorgio Napolitano a una "moratoria" abbia almeno avuto un effetto sulla magistratura.

Ma se le conferenze stampa del G8 si dovessero trasformare in un calvario? Se, in contemporanea con il summit dell'Aquila, dovessero veramente essere pubblicate foto compromettenti scattate a villa Certosa? A palazzo Chigi è scattato l'allarme rosso, anche perché Berlusconi sembra restio ad ascoltare l'invito dei tanti amici che gli consigliano prudenza, understatement, basso profilo. E che lo implorano, come ha fatto ancora ieri Giuliano Ferrara, di "darsi una calmata".

Convinto che sia in corso una caccia grossa di cui egli stesso è l'unica preda, Berlusconi reagisce a modo suo. Attaccando a testa bassa. E l'obiettivo è ancora Rupert Murdoch, i suoi giornali. Considerato "il mandante" degli attacchi, non a caso il nome del tycoon australiano compare in chiaro, fatto inusuale, nel comunicato ufficiale di palazzo Chigi. "Un avvertimento a scopo preventivo", come lo definisce Nicolò Ghedini, che ha collaborato insieme a Bonaiuti alla stesura della nota.

Il capitolo degli scatti del fotoreporter Antonello Zappadu è quello che desta più preoccupazioni. Le fotografie in questione, quelle citate dal Sunday Times come potenzialmente in grado di "mettere in imbarazzo" il presidente del Consiglio alla vigilia del G8, sono le stesse visionate e descritte da Repubblica lo scorso 26 giugno. E' la primavera del 2007. Il premier è in compagnia di cinque ragazze, quelle immortalate sulla copertina di Oggi. Una è Angela Sozio, barese, già ospite del Grande Fratello. Sotto un gazebo Angela Sozio bacia un'altra ragazza. Berlusconi, che è lì accanto, osserva divertito e intanto tiene sulle ginocchia altre due ospiti. In un'altra sequenza il presidente del Consiglio e le sue ospiti passeggiano nel parco della villa. Lui ne tiene per mano una molto giovane. "Poco dietro - scriveva Repubblica - Angela Sozio e le altre due amiche cantano una marcia nuziale. La Sozio raggiunge i due finti sposi e porge a lei un bouquet di fiori. L'altare è il parco dei menhir. Che, a questo punto, lo mostra alla prescelta. Le altre ragazze aspettano all'ingresso. Giugno 2008. La Canon di Zappadu zoomma su una piscina. Due ragazze. Una mora e una rossa. Si baciano sotto la doccia, sotto lo sguardo di una terza fanciulla e di due addetti alla sicurezza".

Insomma già ce n'è in abbondanza, senza tener conto delle voci non confermate su altri scatti imbarazzanti o più o meno "hard" di Topolanek che sarebbero contenuti tra le cinquemila fotografie che Zappadu ha conservato nel suo archivio segreto. A far da argine a quella che Berlusconi considera "una montagna di spazzatura" resta solo la convinzione che nessuno, né in Italia né all'estero, potrebbe impunemente pubblicare quelle foto.

"È tutto materiale di provenienza illecita - mette in guardia Nicolò Ghedini - non può uscire. Anche per la legislazione estera, che abbiamo studiato a fondo, l'eventuale pubblicazione presuppone l'acquisto di quello che chiaramente è materiale illecito. Sarebbe come comprare merce ricettata. In Spagna è addirittura un reato penale".

(la repubblica 6 luglio 2009)

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