giovedì 5 novembre 2009

Berlusconi: «Non ho avuto una relazione con Noemi»

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E SUL QUIRINALE: NON HO MAI PENSATO DI CANDIDARMI ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

Berlusconi: «Al riguardo si sono dette tante calunnie». E sulla D'Addario: arrivò all'ultimo a una festa

Silvio Berlusconi alla festa per i 18 anni di Noemi Letizia (tra i due c'è la madre della ragazza) nelle foto pubblicate da «Chi»ROMA - «Non ho avuto alcuna relazione con la signorina Noemi. Al riguardo si sono dette e scritte soltanto calunnie». Lo sostiene Silvio Berlusconi nell'ultimo libro di Bruno Vespa, di cui anche oggi sono state distillate alcune anticipazioni, parlando delle vicende emerse dopo la pubblicazione da parte del settimanale «Chi» delle immagini che ritraevano il premier alla festa di compleanno della 18enne di Casoria. Nello stesso contesto, il Cavaliere spiega anche al conduttore di Porta a Porta la sua versione dell'incontro con Patrizia D'Addario, la escort che aveva raccontato di avere trascorso una serata a Palazzo Grazioli, sua residenza privata a Roma. Secondo la versione di Berlusconi, la D'Addario, una sua amica e l'imprendiore pugliese Gianpaolo Tarantini di fatto si «imbucarono» ad una festa tenuta a casa sua: «C'era una cena con molte persone organizzata dalle militanti di dei club "Forza Silvio" e "Meno male che Silvio c'è"» alla quale «all'ultimo momento ci si infilò anche Tarantini con due sue ospiti».
«QUIRINALE? NON CI HO MAI PENSATO» - «Non ho mai pensato di candidarmi alla presidenza della Repubblica - ha poi detto tra l'altro il Cavaliere nel libro - . Come molti ricorderanno, ho ripetutamente indicato, a titolo di suggerimento affinché dal Parlamento possa essere compiuta la scelta migliore, un candidato che ritengo sia il migliore in assoluto (Gianni Letta, nda)».

«NON APPROFITTO DEI SERVIZI SEGRETI» - Il leader del Pdl affronta poi la questione dell'utilizzo improprio dei servizi di sicurezza per carpire informazioni su testimoni, magistrati e giornalisti: «I violenti attacchi contro di me - ha commentato il premier - , sempre avulsi da ogni attinenza alla realtà e frutto solo di preconcetta ostilità, sono sotto gli occhi di tutti. Ma non ho certo mai pensato di impiegare queste risorse contro alcuno. Solo menti distorte e disoneste possono pormi una simile domanda, immaginandosi comportamenti che probabilmente sarebbero i loro se si trovassero al mio posto».

«LA MIA SALUTE? PARLANO I FATTI» - Berlusconi smentisce poi di essere in precari di salute, ricordando a dimostrazione della sua forma fisica tutti gli impegni che ha affrontato negli ultimi sedici mesi. «Le mie condizioni di salute - ha spiegato -, a parte un fastidioso torcicollo ormai debellato e la scarlattina che ho avuto a fine ottobre, sono quelle che mi hanno permesso di proseguire e completare sedici mesi di fittissimi impegni». Ovvero: «170 incontri internazionali, 25 vertici multilaterali, 9 vertici bilaterali, 80 conferenze stampa, 66 consigli dei ministri, 91 interventi e discorsi pubblici a braccio. Cosa avrei fatto se non fossi stato ammalato?».

I VOLI DI STATO - Un'altra vicenda che lo ha visto coinvolto negli ultimi mesi era stata quella dell'utilizzo privato dei voli di Stato riservati alla funzione istituzionale esercitata. «La magistratura ha già archiviato la pratica al riguardo. Io non ho mai utilizzato "voli di Stato" in modo non lecito - si legge infine nel libro -. Faccio altresì presente - afferma ancora Berlusconi - che il mio gruppo dispone di ben cinque aerei che io posso utilizzare in qualunque momento».


CORRIERE DELLA SERA 05 novembre 2009


Il piano di Berlusconi per diventare presidente della Repubblica


Il presidente del Consiglio sta preparando una vera e propria rivoluzione dello Stato. Una riforma radicale e profonda. Di cui il comparto giustizia è solo una parte. Sarà una rivoluzione in diverse mosse. Il primo capitolo è la ridefinizione del ruolo del Parlamento. Partendo dal superamento del bicameralismo, si passa al Senato delle Regioni sino alle modifiche dei regolamenti parlamentari

Lunedí 12.10.2009 12:10

Il presidente del Consiglio sta preparando una vera e propria rivoluzione dello Stato. Una riforma radicale e profonda. Di cui il comparto giustizia è solo una parte. Sarà una rivoluzione in diverse mosse. Il primo capitolo è la ridefinizione del ruolo del Parlamento. Partendo dal superamento del bicameralismo, si passa al Senato delle Regioni sino alle modifiche dei regolamenti parlamentari. Quindi la riduzione di deputati e senatori ma si pensa a un generale dimagrimento anche di consiglieri regionali, comunali e affini. Altro punto è la ridefinizione delle alte istituzioni. La Corte Costituzionale, ma non solo. Anche il Csm. Poi la riforma della giustizia. E dunque separazione delle funzioni tra pubblici ministeri e giudici.

Ma il vero punto forte del progetto del Cavaliere è l'elezione diretta del capo dello Stato. Il modello è quello francese, in cui il presidente della Repubblica si occupa principalmente di politica estera ma interviene su tutti i fronti. Berlusconi - confermano ad Affaritaliani.it fonti della maggioranza parlamentare - punta a salire al Quirinale con i nuovi poteri, per chiudere in bellezza la sua carriera politica iniziata nel 1994. La strategia è quella di approvare la riforma della seconda parte della Costituzione con i soli voti del Centrodestra, nonostante le reticenze di Bossi e Fini, e poi affrontare il referendum che inevitabilmente le opposizioni chiederanno. Vincere e poi lasciare la candidatura a premier all'ex leader di Alleanza Nazionale o a Giulio Tremonti. E correre per diventare il primo presidente della Repubblica, nel 2013, eletto direttamente dai cittadini.
affari italiani 12 ottobre 2009

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