lunedì 2 novembre 2009

NATALIE E BRENDA:I VERBALI DEGLI INTERROGATORI

Caso Marrazzo, i verbali degli interrogatori delle due trans
Ci sarebbero anche foto scattate in una casa del Governatore
Le verità di Natalie e Brenda: ricatto dai primi mesi del 2009


di CARLO BONINI

ROMA - I verbali sui fatti di via Gradoli 96 (parte depositati al Riesame, parte nel fascicolo istruttorio del pm) raccontano una scena sempre più complessa e affollata. In cui Brenda, trans che avrebbe conteso Piero Marrazzo a Natalì (alias Natalie), testimonia ora di "foto" scattate durante incontri in una residenza del Governatore e dunque di un ricatto cominciato già all'inizio di quest'anno. In cui cresce il ruolo del "pappone" Gianguarino Cafasso, che ora anche Natalì colloca in via Gradoli il 3 luglio. "Con la droga" e "poco prima dell'arrivo dei carabinieri". In cui torna poco o niente del denaro che a Marrazzo sarebbe stato sottratto dai carabinieri Carlo Tagliente e Luciano Simeone.

Brenda, Michelle, le foto a "casa" del Governatore. Il ricatto a Piero Marrazzo sarebbe cominciato prima del 3 luglio. Interrogato dai carabinieri del Ros, il transessuale "Brenda" racconta infatti a verbale di incontri "nella casa"" del Governatore nei "primi mesi del 2009". Un appartamento che "Brenda" indica nella zona di via Cortina d'Ampezzo e dunque - come gli inquirenti hanno verificato - non la casa della famiglia Marrazzo (una villa a Colle Romano, sulla via Salaria). Qui, a dire di Brenda, il Governatore viene "fotografato" durante incontri cui partecipa anche "Michelle", l'altro transessuale che Marrazzo aveva preso a frequentare durante un soggiorno in Brasile di Natalì. E qui, con le foto, viene anche girato un secondo video (precedente quello del 3 luglio) di cui già esiste traccia nelle testimonianze confidenziali raccolte dal Ros. Michelle, sostiene Brenda, "è da tempo a Parigi". Avrebbe portato con sé quelle foto e, forse, anche il filmato (che pure i carabinieri stanno cercando).
Della "casa" nella zona della Cortina d'Ampezzo - "un palazzo sorvegliato da un uomo della vigilanza" - parla del resto anche Natalì, che quel luogo conosceva bene per "esserci stata altre volte nel tempo". Nel secondo dei suoi verbali, il transessuale brasiliano riferisce infatti di aver raggiunto lì il Governatore quello stesso 3 luglio, dopo l'irruzione e dopo che Marrazzo aveva lasciato sconvolto via Gradoli. "Per consolarlo", dice Natalì a verbale. Ma forse anche per discutere di altro. Di quanto era successo prima che alla porta bussassero i carabinieri.continua a leggere

Nessun commento:

Yoox

0.1 Special banner