lunedì 23 novembre 2009

Brenda, parlano i genitori di Cafasso:"Nostro figlio non era un pusher"

L’UOMO DEL VIDEO, DOPO LA MORTE DI BRENDA NUOVE OMBRE
I genitori di Cafasso: hanno ucciso nostro figlio. Non era un pusher, aveva paura
Il padre: l'hanno chiamato pappone, il pappone dei trans, ma altro che overdose è morto come un cane

SALERNO — «Prego, entrate», dice aprendo la porta alle nove di sera il signor Pasquale Cafasso, 72 anni, men tre una cappa di nebbia avvolge questo minuscolo paesino del Cilento vicino ad Agropoli. Il paesino dei ceci, per que sto si chiama così. Ma c’è la neb bia adesso, una nebbia fittissi ma, anche intorno alla morte di suo figlio Gianguerino, secon do lui: «L’hanno chiamato pu sher e pappone, anzi il pappone dei trans di Roma nord, l’han no dipinto come il grande ricat tatore di Marrazzo, invece il mio Gianguerino è morto come un cane a 36 anni il 12 settem bre in una squallida camera d’albergo, ma pochi giorni pri ma m’aveva detto di avere pau ra... Altro che overdose, l’han no ammazzato. Eppure nessu no in tutti questi mesi è venuto mai a parlare con noi». Il signor Cafasso si commuove, accanto a lui c’è la moglie Laura, sono sposati da 38 anni, hanno altri tre figli e tre nipotini. «Ecco — aggiunge la mamma di Gian guerino —, avete tanto parlato del video di Marrazzo con i trans. Beh, la volete sapere una cosa? Gianguerino, il mio pri mogenito, non aveva un video telefonino, perché io gli dicevo sempre: ti posso mandare a Ro ma le foto dei nipotini? Ma lui diceva di no, perché il videofo nino non ce l’aveva...».
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