sabato 14 novembre 2009

MARRAZZO: LA MOGLIE VUOLE IL DIVORZIO

Marrazzo, addio:la moglie Roberta ora vuole il divorzio

Piero Marrazzo con la moglie Roberta Serdoz (foto Ap/Lapresse)
Piero Marrazzo con la moglie Roberta Serdoz (foto Ap/Lapresse)

Secondo l'indiscrezione di dagospia.com, al matrimonio dell'ex governatore del Lazio con la giornalista Rai, sarebbero stati fatali non lo scandalo e le dimissioni dell'ex conduttore tv, ma l'intervista rilasciata dal trans Natalì a Novella 2000 in cui il brasiliano snocciolava i particolari intimi del rapporto con Marrazzo. Che nella primavera 2010 tornerà a lavorare in Rai

Piero Marrazzo con la moglie Roberta Serdoz (foto Ap/Lapresse)
Piero Marrazzo con la moglie Roberta Serdoz (foto Ap/Lapresse)

Roma, 11 novembre 2009 - Roberta Serdoz ha deciso: il matrimonio con Piero Marrazzo è finito, vuole il divorrzio. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'intervista rilasciata la settimana scorsa a Novella 200 dal transessuale Natalì. Lo scrive il sito dagospia.com: "Finita la settimana scorsa la lettura dell'intervista di Natalì, Roberta Serdoz avrebbe deciso che tutto era finito. Un matrimonio naufragato in quelle righe terribili in cui il brasiliano snocciolava candidamente il suo trans-trans para-coniugale con l'ex Governatore, dal bagnetto caldo alle confidenze su amori perduti.

E tutti aspettano il prossimo numero del settimanale diretto da Candida Morvillo che dovrebbe racchiudere la seconda parte dell'intervista.

Oggi Marrazzo si è rifugiato in quel di Montecassino, in un convento dove lo ospita un suo vecchio amico priore. Viene a Roma solo per far impazzire gli inquirenti e il suo avvocato Luca Petrucci. Ogni volta infatti racconta una versione diversa del fattaccio, Nel frattempo, la stessa Serdoz Marrazzo si è rivolta al Garante della privacy, presentandogli «una segnalazione sull'invasività dei mezzi di informazione nei confronti di se stessa, delle figlie e dell'ex moglie del dimissionario presidente della Regione Lazio», Marrazzo e i familiari non ne possono più dell'assedio dei media - scrive il Corriere della Sera - I giornalisti presidiano da giorni in pianta stabile il complesso sulla Tiberina, alle porte di Roma, dove l'ex governatore del Lazio si è rifugiato da quando è diventata nota la vicenda dei suoi incontri con i trans e l'arresto dei carabinieri per il ricatto del video.

E le figlie, due delle quali nate dal primo matrimonio, hanno perso la serenità anche per le continue attenzioni da parte di televisioni e giornali.Che, nel ricordare «il ruolo di testimone e parte offesa dell'ex governatore», ha chiesto nuovamente «di spegnere i riflettori sulla famiglia». Nella segnalazione al presidente dell'Autorità, Francesco Pizzetti, la Serdoz ha scritto come, «senza mettere in discussione la libertà di informazione di giornali, tv e media online», avverto «la necessità di farle notare quanto si sia andati oltre l'interesse pubblico nel rappresentare la vicenda che ha colpito mio marito. Vicenda peraltro legata - ha osservato la Serdoz - a fatti attinenti alla nostra vita privata».

Il garante della Privacy fa sapere che «come sempre quando ci sono terzi incolpevoli e soprattutto quando sono coinvolti minori la nostra attenzione è grandissima».È confermato che, conclusa la sua esperienza come successore dell'attuale leader della Destra, Francesco Storace alla guida del Lazio, Marrazzo tornerà in pianta stabile in viale Mazzini, da cui aveva ottenuto l'aspettativa per motivi politici quando si era candidato col Pd alla presidenza della Regione.«Non ha alternative. Marrazzo tornerà a fare il giornalista alla Rai», ha specificato Petrucci. «Non accadrà subito ma nella primavera del 2010, quando lascerà l'incarico di governatore del Lazio. Sì, perché tecnicamente Marrazzo è ancora presidente della Regione», ha sostenuto il legale.

«Solo per l'ordinaria amministrazione, ma lo è. Decadrà quando sarà sostituito dal nuovo presidente. Quindi, dopo le elezioni regionali, previste a marzo dell'anno prossimo». In una intervista al settimanale Oggi in edicola da stamane, Petrucci ha poi osservato come per l'ex conduttore di Mi manda Raitre «la carriera politica sia finita. Ma ha diritto a riavere quel posto di lavoro che aveva lasciato solo temporaneamente. In attesa che torni in Rai, l'inchiesta giudiziaria che lo vede come vittima di un ricatto o di una rapina verrà chiusa e molte cose saranno finalmente chiarite ».


E proprio sul fronte delle indagini, il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il pm Rodolfo Sabelli hanno avuto ieri un vertice con gli ufficiali del Ros che stanno proseguendo gli accertamenti sui vari filoni. I magistrati ricorreranno in Cassazione contro la scarcerazione del carabiniere Nicola Testini. Ma non è escluso che nei prossimi giorni arrivino altri provvedimenti per i militari dell'Arma già arrestati: le verifiche sulle rapine denunciate dai trans sono in dirittura d'arrivo.
Quotidiano.net 11 novembre 2009

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