giovedì 19 novembre 2009

Cosentino: "Rimango al mio posto".Mozione di sfiducia IDV

8/11/2009 (17:18) - TENSIONI NELLA MAGGIORANZA


Berlusconi: non voglio intervenire.Bocchino: non ha compreso la mia
richiesta. La Russa: ora non scateni un botta e risposta sul garantismo.
E l'Idv presenta mozione di sfiducia
ROMA
«Rimango al mio posto: solo Berlusconi può decidere sul mio destino personale ma anche su quello della Campania». Lo ha detto il sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino rispondendo ai giornalisti che, al termine dell’audizione in Giunta per le autorizzazioni a Montecitorio, gli domandavano se avesse intenzione di lasciare il governo o rinunciare alla candidatura alle Regionali.«Contro di me c’è un fumone di persecuzione». In serata Berlusconi ha poi ribadito l'intenzione di «non intervenire sull'argomento».

Cosentino ha spiegato di aver «lasciato in Giunta una memoria difensiva dalla quale viene fuori la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Sono stati omessi in tutto o in parte dei punti che io ritengo decisivi per affermare la mia totale estraneità ai fatti. Per esempio le dichiarazioni del pentito Diana che fa riferimento ad una elezione del ’90 quando ricevette minacce dai clan che pensavano stesse per votare me e invece lui esclude questa circostanza. Questo dimostra che io sono sempre stato contro quella realtà». Poi la stoccata agli alleati: «Nella componente An anima meno garantista». .

«Mi dispiace che Cosentino non abbia compreso lo spirito della mia richiesta di fare ’un passo indietro. Conosco Nicola da moltissimi anni, siamo entrati assieme in Parlamento e sono certo dell’estraneità alle accuse che i pentiti gli rivolgono». Lo dice Italo Bocchino, vicepresidente vicario del gruppo Pdl alla Camera, che aggiunge: «Ciò non toglie che tali vicende producono questioni di opportunità politica ed è in nome dell’opportunità che a mio giudizio dovrebbe ritirare la sua candidatura e dimettersi dagli incarichi. Il Pdl e Berlusconi non possono affrontare una campagna elettorale difendendosi da accuse peraltro ingiuste, ma devono attaccare il malgoverno di Bassolino ed esaltare quanto di buono ha fatto il nostro governo».

Solidarietà da parte di Ignazio La Russa: «Nicola Cosentino non scateni un botta e risposta sul garantismo. Gli ho espresso subito solidarietà, ma questa vicenda giudiziaria che arriva con tempistica sospetta rende comunque inopportuna la sua candidatura alla Regione Campania che pure avrebbe meritato. Ho anche pubblicamente dichiarato che sbaglia chi è d’accordo con la mozione di sfiducia preannunciata da Di Pietro».

L’Idv ha presentato la mozione di sfiducia per il sottosegretario Nicola Cosentino, con la quale si invita il Governo a chiederne le dimissioni. Il partito, informa una nota dell’ufficio stampa, ne chiederà la calendarizzazione dopo il voto dell’Aula sulla richiesta di arresto avanzata dalla Procura di Napoli. Nella mozione si ricorda che «la misura della custodia cautelare in carcere è stata richiesta al G.I.P. dai Pubblici Ministeri della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli a partire dal 17 febbraio 2009 e reiterata più volte» e che i Pm hanno motivato la richiesta perché «perché pur non essendo inserito organicamente ed agendo nella consapevolezza della rilevanza causale dell'apporto reso e della finalizzazione dell'attività agli scopi dell'associazione di tipo mafioso denominata clan dei casalesi» e che tutte le altre motivazioni vanno ricollegate «alle deposizioni rese più volte da diversi collaboratori di giustizia e in particolare da Carmine Schiavone che già nel 2000 riferiva di presunti patti elettorali tra i casalesi e l’onorevole Cosentino, risalenti addirittura alle elezioni amministrative del 1982 (ibidem)».
lastampa 18 novembre 2009

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