Dubbi su conti correnti della Regione
Il caso Marrazzo si infittisce ancora di più: secondo Il Giornale sarebbe spuntato un secondo video girato in una delle case a disposizione dell'ex governatore in cui veniva ripreso con due trans. Il filmato non avrebbe avuto uno scopo estorsivo ma girato a "uso personale". La procura, invece, inizia a indagare sui conti della Regione per capire se alcune spese di rappresentanza non abbiano in realtà celato fondi utilizzati da Marrazzo a scopo privato.
A parlare di questo video è stata il trans Brenda interrogata dai pm: lei insieme a Michelle era insieme a Marrazzo nella casa di via Cortina d'Ampezzo a Roma. Un appartamento a disposizione dello stesso Marrazzo e nel quale l'ex governatore ha ricevuto Natalie subito dopo l'irruzione dei carabinieri del 3 luglio. Ma questo secondo video non avrebbe fatto aprire alcuna indagine visto che si tratta di un filmato che riprende un gioco trasgressivo dell'ex presidente.
"Ero stordito dalla cocaina"
La stessa Brenda racconta che inizialmente è stata lei, verso giugno, a iniziare le riprese. Prima "in una stanza rosa con pupazzi di peluches", poi in bagno dove si trovavano Marrazzo e Michelle. La telecamera poi passa a quest'ultima che invece riprende sempre Marrazzo ma stavolta con Brenda. Queste dichiarazioni non sono però state confermate e nemmeno smentite da Marrazzo durante il suo interrogatorio. "Il mio stato confusionale dovuto all'acquisizione occasionale di cocaina non mi permette di ricordare", ha detto l'ex governatore ai pm.
Legale dei Cc arrestati: "Marrazzo mente"
"Si aggiungono bugie a bugie. Il nuovo verbale di interrogatorio reso dall'ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo è un vano tentativo di irrobustire l'accusa con elementi poco convincenti". Lo ha detto l'avvocato Bruno Von Arx difensore di Luciano Simeone, uno dei quattro carabinieri coinvolti nel presunto ricatto a Piero Marrazzo. Von Arx si riferisce al secondo interrogatorio di Marrazzo. "Dalla lettura - spiega Von Arx - emerge un quadro di accuse che nel primo interrogatorio non c'era. Accuse di violenza, come le minacce inferte nei confronti di Marrazzo e l'allusione alle pistole. Circostanze che se vere sarebbero state riferite immediatamente e ne avremmo trovato traccia nel primo verbale di interrogatorio". Secondo Von Arx anche la circostanza emersa sul consumo di cocaina, 'soltanto in occasione degli incontri con i trans' appare davvero "poco credibile e al di fuori di ogni logica".
fonte tgcom 6 novembre 2009 ore 18.00
Ultimo aggiornamento ore 18:01
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