Aggiornamenti ore 18.00
BRENDA, CORPO INTEGRO MA NERO PER LA FULIGGINE
LA MORTE DI BRENDA
Il corpo di Brenda, il trans coinvolto nella vicenda Marrazzo, era integro. Era soltanto coperto da fuliggine. In ogni caso, si apprende dalla Procura di Roma, tra stasera e domani sarà effettuata l'autopsia al Gemelli. Saranno inoltre disposti accertamenti sul computer trovato immerso nell'acqua nella stanza di Brenda. Inoltre, sempre a quanto si apprende, le valigie trovate nella stanza del trans, che non conterrebbero nulla che possa essere particolarmente significativo per l'inchiesta, potevano significare che avesse intenzione di trasferirsi o facevano parte dello stile di vita.
CONOSCENTI ASCOLTATI IN QUESTURA Conoscenti e vicini di casa di Brenda, la transessuale brasiliana trovata morta stamattina nel suo appartamento in via dei Due Ponti a Roma, vengono ascoltati in queste ore in Questura a Roma. Gli investigatori sono al lavoro per ricostruire le circostanze in cui è avvenuta la morte della trans coinvolta nel caso Marrazzo e stanno passando al setaccio le sue ultime ore di vita.
AVEVA UN SECONDO VIDEO Brenda aveva un secondo video, in cui erano presenti Marrazzo e altri due trans, si legge nell'edizione online del Corriere della sera. E' solo l'ultimo mistero, dopo il ritrovamento del cadavere del trans, carbonizzato, in un appartamento a Roma. Brenda avrebbe ammesso di aver custodito il video per qualche tempo, e proprio al video potrebbe essere legato il suo presunto omicidio.
OMICIDIO VOLONTARIO Omicidio volontario. Questa l'ipotesi su cui stanno lavorando i magistrati che indagano sulla morte del transessuale Brenda. Un'ipotesi di reato che ancora non è stata formalizzata dalla Procura ma valutata anche all'esito di un sopralluogo svolto questa mattina dai magistrati nel seminterrato dove è divampato l'incendio. Sul posto sono stati il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, il sostituto Rodolfo Sabelli (entrambi titolari dell'inchiesta sul cosiddetto caso Marrazzo), il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani (che coordina i casi di omicidio) e il pm Pierluigi Cipolla, ieri di turno. Sarà il procuratore Giovanni Ferrara a decidere a chi affidare l'inchiesta.
MARONI: "NON PARLO" «Non parlo». Così, il ministro dell'Interno Roberto Maroni replica ai giornalisti che gli chiedono un commento sulla morte del transessuale Brenda, coinvolta nella vicenda Marrazzo. Dopo le insistenze dei cronisti, presso la Questura di Palermo, Maroni ha aggiunto: «Ero in aereo», senza voler aggiungere altro sulla vicenda.
PC ERA IMMERSO IN ACQUA Il personal computer di Brenda sarebbe stato trovato nel lavandino dell'appartamento, bagnato come se fosse stato immerso in acqua. Il particolare, rivelato da fonti investigative, farebbe supporre ad un gesto volontario per rendere il pc inutilizzabile. Il computer è stato portato via dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Roma. Verranno effettuati accertamenti su eventuali file contenuti nel personal computer di Brenda.
PROCURA DISPONE AUTOPSIA La procura di Roma ha disposto l'autopsia su Brenda, il transessuale trovato morta nel proprio appartamento di via due Ponti. Gli inquirenti che procedono per omicidio volontario hanno anche disposto gli esami tossicologici. Nel corso del sopralluogo compiuto dai magistrati è stato sequestrato un computer. Sembra che nell'appartamento di via due Ponti Brenda non ricevesse i clienti.
IL CORPO PORTATO VIA Il corpo del transessuale Brenda è stato portato via pochi minuti fa da un mezzo della Polizia mortuaria. La salma verrà sottoposta ora ad esame autoptico, che servirà a chiarire ulteriormente le cause del decesso. In Via Due Ponti continua ad esserci ressa di giornalisti e cineoperatori.
MORTA CARBONIZZATA Il corpo del transessuale Brenda, coinvolta nella vicenda di Piero Marrazzo, è stata trovata carbonizzata all'interno di un appartamento in via Due Ponti a Roma stamani. Lo si apprende da fonti investigative sul posto gli agenti della polizia scientifica della questura di Roma. I vigili del fuoco della capitale sono stati chiamati per un incendio che si stava sviluppando all'interno delle cantine di una palazzina in via Due Ponti alle alle 4:16 della notte scorsa. Arrivati sul posto alle 4:33 i hanno trovato il corpo della viado ormai carbonizzato all'interno del suo appartamento. Immediato l'intervento della polizia scientifica. La transessuale brasiliana coinvolta nel caso che ha portato alle dimissioni dell'ex presidente della Regione Piero Marrazzo per i rapporti che avrebbe intrattenuto con lui, era stata ascoltata in procura a Roma, come testimone, nell'ambito dell' inchiesta sul presunto ricatto ai danni dell'ex presidente della Regione Lazio il 2 novembre scorso. L'audizione del viado svolta di fronte al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli doveva chiarire tra l'altro, la questione dell'esistenza di un secondo video in cui apparirebbe Marrazzo e del quale hanno fatto cenno alcuni transessuali. Pochi giorni dopo, il 9 novembre, Brenda era rimasta coinvolta in una rissa dalla quale era uscita con ferite al volto. Era stata fermata dai carabinieri in via Biroli, sulla via Cassia. I militari in quell'occasione dovettero difendersi perchè la trans dava in escandescenza. In quell'occasione gli era stato anche rubato il telefono cellulare.
FORSE MORTA PER SOFFOCAMENTO Potrebbe essere morta per soffocamento da fumo il trans Brenda, il cui cadavere è stato trovato questa mattina in un appartamento di via due Ponti. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, l'appartamento sarebbe composto da un unico locale, con un soppalco. E proprio sopra il soppalco, riversa in terra, sarebbe stata rinvenuta Brenda, seminuda. Nella piccola casa, invasa dal fumo, gli investigatori avrebbero trovato tutto in ordine.
WHISKY E VALIGIE VICINO AL CORPO Gli agenti della polizia scientifica della Questura di Roma sono al lavoro all'interno dell'appartamento di via Due Ponti, alla periferia di Roma, dove all'alba è stata trovata morta Brenda, uno dei trans del caso Marrazzo. Da un primo esame esterno del cadavere non ci sarebbero segni di violenza. La vittima era seminuda. Accanto al corpo è stata trovata una bottiglia di whisky e poco distante due valigie già pronte.
L'AMICA: "VOLEVA PARTIRE, L'HANNO UCCISA" «L'hanno ammazzata, non so chi. Stava male psicologicamente, voleva tornare in Brasile: ora devono trovare chi ha fatto tutto questo». Visibilmente scossa, Barbara, un transessuale brasiliano amico di Brenda, parla del trans trovata morta questa mattina in un incendio nella sua abitazione di Via Due Ponti a Roma. «Ieri con Brenda ci siamo incontrati in un parcheggio, abbiamo bevuto un bicchiere di Ballantynès, poi lo abbiamo lasciato in casa a vedere la televisione», dice Barbara. Il trans brasiliano ha affermato inoltre che «nè Polizia nè Carabinieri hanno fatto nulla» spiegando che «tutti i trans che abitano in questa zona sono a rischio di morte, abbiamo molta paura dei romeni».
CHIAMAVA MARRAZZO AL LAVORO Brenda chiamava l'ex presidente della Regione Lazio sul posto di lavoro. Non una volta ma più volte. Telefonate raccolte dai centralini della presidenza della Regione Lazio. Il trans cercava il presidente e si qualificava proprio come «Brenda». Circostanza questa che però il trans negò, almeno ai giornalisti, subito dopo lo scandalo sottolineando di «non conoscere Marrazzo». Sarebbe l'unico trans ad avere contattato direttamente Piero Marrazzo tramite i numeri fissi della sua segreteria. Natalie invece, ovvero il trans ritratto con l'ex presidente della Regione Lazio nel video oggetto di ricatto da parte di quattro carabinieri infedeli, contattava -per sua stessa ammissione- Marrazzo direttamente sul cellulare. Brenda inoltre era molto amica di Gianguarino Cafasso, Il pusher morto a settembre per overdose e che tentò per primo di piazzare il video del ricatto.
www.leggo.it 20 novembre 2009 (fotogallery)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento