mercoledì 4 novembre 2009

Marrazzo rischia l'accusa di calunnia su origine cocaina

Nel mirino la versione droga. Il governatore disse: "La polvere l'ha messa chi mi sorprese nella casa insieme a Natalì"

Oggi il Riesame decide sui carabinieri

di ELSA VINCI


ROMA - La verità alla prova del Tribunale del Riesame. "Marrazzo ha ammesso di aver comprato la coca, ma i carabinieri stanno in carcere anche per la droga che si vede nel video. Per questi reati si procede d'ufficio, ma la Procura non lo fa. Un esposto-denuncia per calunnia contro l'ex governatore lo presenteremo noi", dicono i difensori dei quattro militari. Oggi davanti al tribunale, che decide sulla richiesta di libertà degli arrestati per il ricatto, l'atto d'accusa del pm rimane intatto. Droga compresa. Nonostante le ultime ammissioni dell'ex governatore: "Quei cinquemila euro erano per la prestazione del trans e per la cocaina, che acquistavo solo per me". Gli avvocati dei militari, accusati una prima volta da Marrazzo di avere lasciato un po' di "neve" a casa di Natalì, ieri non sono riusciti ad avere il verbale del testimone. I legali, Marina Lo Faro e Mario Griffo, avrebbero voluto preparare la difesa per l'udienza e predisporre l'eventuale denuncia contro l'ex presidente del Lazio. Ma la Procura depositerà il verbale della seconda testimonianza di Marrazzo soltanto oggi alle 9,30, al tribunale della "libertà".continua a leggere

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