"C'è chi fa malefici per soldi e invidia e chi prega l'angelo per essere protetto". Il direttore della Gs: "Comprano lumini a tutto spiano". Il lunedì accendono la fiamma per lo scongiuro.
«Quella? È invidiosa. Contro di noi fa riti di magia nera, sacrifici. Ma io accendo sempre una candela per il mio angelo custode perché mi protegga. Non ci credi?». Parla convinta Alessia, brasiliana, sottile e un po' curva, figura opposta alla sua amica Blenda la scura (per giorni conosciuta come Brenda o Brendona), ragazzona solida e siliconata, rubricata tra le amanti dell'ex governatore del Lazio Piero Marrazzo. Ora sotto questo scandalo di sesso, droga e fango che ha insudiciato le cronache spunta un mondo. L'altromondo: dal Brasile i trans sbarcati a Roma, sulla Cassia, hanno portato con loro un bagaglio di fede e credenze, spiritualità e diavolerie, che è stato ricreato nel personale spazio domestico. Si parla di preghiere rivolte alla propria entità protettrice e di riti e malefici dedicati a chissà quale demonio per avere clienti, denaro e mandare accidenti alle concorrenti in strada. Blenda non crede all'angelo custode. Sa però che qualcuna è convinta dell'esistenza del Male e lo invoca con cerimonie gradite all'entità del Pantheon brasiliano per danneggiare le altre.
Lo hanno fatto anche contro di lei perché andava con Marrazzo? Sorride e non risponde. La sua amica, Alessia, invece non ha dubbi. «So chi celebra riti e sacrifici in casa per lanciare accidenti, sono stati fatti anche in via Gradoli, da altre trans». Il primo a notare l'aria da scongiuro è stato il direttore del supermercato Gs di via dei Due Ponti. «I trans comprano di tutto - dice - ma acquistano a ritmi incredibili i lumini, quelli che noi lasciamo sulle tombe dei nostri cari. Chissà perché, forse sarà per rendere calda e accogliente l'atmosfera in appartamento». Lo spiegano i viados che in tarda mattinata vanno a fare la spesa.
«Si accendono per due ragioni - chiarisce Sandra, anche lei brasiliana, pelle scura, un caschetto di capelli biondi e seno che straborda - per i propri cari, quelli che si hanno nel cuore e non si dimenticano, e per il nostro angelo custode perché ci protegga. Perché tra di noi - aggiunge seria - c'è molta invidia: se ti vedono con un cliente, uno che paga, stai sicura che ti mandano quache accidente. Tra di noi queste cose si verificano e non sono molto diverse dai riti di magia nera che si praticano anche nella società occidentale». L'amica descrive lo scongiuro "protettivo": «Il lunedì accendo il lumino recitando un Padre Nostro. La fiamma può stare in un angolo della casa, oppure ardere accanto alla statuina della Madonna». La magia nera si esprime con la Quimbanda, una tradizione di stregoneria alle quale si associa anche la Macumba, altra attività magica praticate in Brasile. Insomma sulla Cassia, la piccola guerra tra trans per la sopravvivenza si combatte anche a suon di sortilegi.
il tempo Fabio Di Chio
05/11/2009
domenica 8 novembre 2009
Riti e magia I trans rivelano la loro guerra
Etichette:
8 novembre 2009,
abitudini,
asseggni marrazzo,
interviste,
magia guerra,
riti,
scandalo trans,
trans
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento