MARRAZZO: SENTITO TRANS BRENDA,DOMANDE PM SU ALTRO VIDEO
Ai giornalisti che l'avevano intervistata nei giorni scorsi aveva detto che su Piero Marrazzo esisteva un secondo filmato, piu' lungo di quello che a mo' di promo era stato proposto ad alcune testate giornalistiche. A domande su questo video, che gli inquirenti stanno ancora cercando, e su altro ancora ha dovuto rispondere nel pomeriggio il trans Brenda, sentito dai magistrati della procura di Roma come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta sul ricatto a Piero Marrazzo. Brenda si e' presentato a piazzale Clodio accompagnato da alcuni carabinieri del Ros.
Piero Marrazzo sentito dai giudici: "Quei soldi servivano per la droga"
ROMA
Tre ore di interrogatorio durante il quale Piero Marrazzo ha ammesso diverse circostanze della sua vicenda parlando anche di aver fatto uso in alcuni momenti di cocaina e talvolta le somme pagate ai trans per la prestazione comprendevano anche quelle per la droga. Accompagnato dal suo avvocato Luca Petrucci e dalla moglie Roberta Serdoz, Marrazzo è stato ascoltato come persona informata sui fatti negli uffici della Procura in piazza Adriana dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli ai quali è affidata l’inchiesta. «Qualche volta poteva capitare che quei soldi servissero anche per la droga» ha detto Marrazzo ai giudici. Marrazzo, secondo quanto si è appreso, è entrato nel merito dei cinquemila euro che aveva pattuito con il trans Natalie in occasione dell’incontro sfociato nell’irruzione dei carabinieri nell’appartamento di via Gradoli.
Concluso l’interrogatorio dell'ex governatore i giudici si sono trasferiti nuovamente a Palazzo di Giustizia dove si è svolto l’interrogatorio di un altro trans, Brenda il cui nome è comparso nelle cronache di questa vicenda. Durante l’interrogatorio come si è detto Piero Marrazzo, secondo quanto si è appreso, ha chiarito alcune circostanze dando precisazioni, in particolare, sui pagamenti, sugli incontri e sul numero delle frequentazioni che ha avuto con i trans. Parlando con i giudici ha sempre negato di aver subito ricatti. Quella successa in via Gradoli la considera una rapina.
Nel corso del colloquio con gli inquirenti tenutosi negli uffici giudiziari di piazza Adriana, l’ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha ribadito di «non essere mai stato ricattato». Inoltre Marrazzo ha precisato che il giorno dell’irruzione dei carabinieri nell’appartamento di via Gradoli non si sarebbe accorto che qualcuno stava girando un video aggiungendo inoltre di non avere visto in quell’occasione Gianguarino Cafasso, il pusher morto nel settembre scorso. Cafasso tentò di piazzare il video anche contattando Max Scarfone il fotografo del caso Sircana. Secondo quanto si è appreso la posizione di Marrazzo non è cambiata e nel procedimento appare sempre come parte lesa. Uscendo dagli uffici di piazza Adriana, Marrazzo si è coperto con un cappotto per non farsi vedere da giornalisti e fotografi.
LA STAMPA 2 NOVEMBRE 2009
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