Negli anni della sua carriera Michael Jackson fu lodato e sbeffeggiato, ma la sua musica lascia un impronta fondamentale a più generazioni.
Era evidente che Michael Jackson fin da bambino abbia rappresentato qualcosa di speciale che emrgeva già dalle sue prime esibizioni in tenera età con i Jackson five negli anni '70. Ma fu dieci anni dopo che Michael divenne un fenomeno mondiale e il suo impatto melodico si fece sentire in ogni angolo della terra. E' indubbio che la musica pop abbia assorbito tutte le sue influenze dagli anni '80 quando "Billie Jean" e "Wanna Be Startin' Somethin" raggiunsero le vette di tutte le classifiche internazionali. E non solo. L'elegante ballo che lo contraddistinse in una danza quasi estatica, le coreografie minuziose alla ricerca di un movimento perfetto continuano a contaminare il mondo della musica. L'uscita dell'album Thriller, il disco più venduto al mondo, fece balzare nei primi posti ben nove singoli.
Ma anche il look di Jackson fu imitatissimo diventando un'icona di moda, a partire dalla sua acconciatura, ai suoi abiti, ai suoi giubetti in pelle che negli anni '80 diventarono un accessorio obbligatorio. Oppure il suo guanto bianco tempestato di piccoli diamantini luciccanti. Ma Michael fu anche denigrato più volte dagli organi di stampa che cercarono di screditarlo attraverso la sua vita personale, i suoi problemi economici, le sue accuse di pedofilia, dalle quali tra l'altro fu assolto nel 2005, alle ipotesi più fuorvianti soprattutto sul colore della sua pelle, ignorando che fosse affetto dalla vitiligine, una patologia molto rara. Tutto questo spesso trascurando la sensibilità e la storia personale che Jacko si portava sulle spalle fin dalla sua nascita e che nel bene e nel male ha segnato il suo successo.
Il testamento di Michael Jackson
Il testamento di Michael Jackson
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